Sono parole che premiano il lavoro della Squadra Mobile della Questura di Matera diretta dal vicequestore Gianni Albano quelle di una giovane donna che ha chiesto aiuto alla Polizia di Stato. La Questura di Matera, guidata dal Questore Emma Ivagnes, in occasione della...
“Piena solidarietà ai colleghi aggrediti in queste ore mentre espletavano il proprio servizio”.
È quanto affermato dal segretario regionale FIMMG dott. Antonio Santangelo, a seguito delle recenti aggressioni verso gli operatori sanitari mentre erano in servizio. Le aggressioni sono ormai quotidiane e nessun settore sanitario è al sicuro. Le più recenti si sono verificate a distanza di sole 24 ore l’una dall’altra. A Cagliari un uomo di 47 anni ha brutalmente aggredito un medico di medicina generale, a quanto pare, a causa dell’eccessiva attesa. Scene in stile Gomorra in una sede di continuità assistenziale (ex guardia medica) di Melito in provincia di Napoli. La più recente in Sicilia riguarda un soccorritore del 118 aggredito ad Avola dai familiari di una paziente. Colpito ripetutamente con calci e pugni ha riportato ferite in particolar modo al volto e a una spalla.
Questo atteggiamento aggressivo non è frutto solo di maleducazione ma è un fenomeno ben più complesso che richiama alla responsabilità anche gli altri attori del sistema paese: dal legislatore che deve garantire leggi appropriate che servano come deterrenza per queste azioni; agli amministrativi che devono mettere in atto misure organizzative appropriate per evitare che disorganizzazione dell’offerta assistenziale finisca per esacerbare gli animi. Infine è necessario che anche i media riflettano sulle conseguenze che alcune loro affermazioni gratuite possano avere. Infatti alcuni giornalisti “d’inchiesta” molto spesso, troppo ormai, senza dati controllati esprimono giudizi su ruolo e funzioni della medicina generale. Condanne emesse sulla base di un giudizio sommario, pubblicate su testate nazionali importanti o su alcune televisioni senza contraddittorio. La medicina generale, così rappresentata, viene mostrata come un sistema da distruggere. Se la medicina generale e tutti i medici sono il “nemico” è chiaro che chiunque può sentirsi legittimato ad aggredire.
FIMMG Basilicata concorda col proprio segretario nazionale dott. Silvestro Scotti che in queste ore ha inviato una lettera aperta chiedendo un intervento immediato al capo dello Stato Sergio Mattarella, che parli ai cittadini ricordando loro che i medici e il personale sanitario sono un patrimonio da difendere se si vuole ancora un SSN pubblico e conforme alla Costituzione.
“Le aggressioni di questi giorni ai medici in servizio sono un fatto grave che va condannato e ci auguriamo– continua Santangelo – che dalle parole unanime di condanna seguano fatti concreti, in caso contrario siamo pronti a chiudere i nostri studi e consegnare le chiavi ai sindaci e ai prefetti.