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Domani al Parco della Grancia “Conversazioni sulla musica lucana”, il  nuovo libro del giornalista e scrittore potentino  Walter De Stradis

“Conversazioni sulla musica lucana”, il  nuovo libro del giornalista e scrittore potentino,  Walter De Stradis, protagonista  del tradizionale appuntamento culturale nel Parco della Grancia a Brindisi Montagna in programma domani.  L’incontro sarà moderato dal presidente del Parco, Nicola Manfredelli, e si svolgerà presso l’Anfiteatro delle aquile con inizio alle ore 17,45. Il libro non ha la pretesa di rappresentare tutto l’universo della musica lucana attuale o del recente passato. Si tratta, infatti, della raccolta delle interviste che De Stradis ha fatto a questi musicisti lucani nel corso della trasmissione  “I Viaggi di Gulliver-musiche dal mondo” che va in onda sulle frequenze di Radio Tour, e delle interviste pubblicate sul settimanale “Controsenso” di cui l’autore è Direttore. La Basilicata, pur essendo “patria del Folk”, come ha scritto qualcuno degli intervistati, non poteva non avere molti musicisti che suonano strumenti popolari come il tamburello, il cupa-cupa, la zampogna, l’organetto e la fisarmonica. Ci sono anche musicisti che hanno suonato o suonano con big della musica leggera nazionale. Non mancano musicisti che si cimentano con la new vave,  la musica elettronica, il jazz, il rock  e la musica reggae. Altri sono dediti alla composizione di canzoni pop, ballate d’autore, o si dedicano a ricerche che rimarcano lo stretto legame tra musica e fede, tra musica e poesia. Dalle risposte dei musicisti intervistati ci sembra che emergano due tendenze largamente condivise. La prima sottolinea l’assoluta latitanza del governo regionale e delle Amministrazioni comunali che, salvo lodevoli eccezioni, non supportano e sostengono le iniziative musicali che vengono loro proposte. La seconda tendenza riguarda l’assenza, nella regione, di un Festival tipo la “Notte della taranta” pugliese, un contenitore cioè che possa essere una vetrina di valorizzazione della musica lucana o, in alternativa, un “festival lucano itinerante” per portare in giro per l’Italia il marchio culturale della musica lucana. (Villani editore).

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