Intraprendente, senza scrupoli, amante della bella vita e delle belle donne: Fabio Resti, imprenditore romano che traffica con successo nel business degli eventi aziendali, è abituato ad avere tutto e a prendersi di ogni cosa la parte migliore. Non può certo immaginare che proprio mentre sta andando in Rai per un appuntamento venga raggiunto dalla Guardia di Finanza. Sta tornando dall’aeroporto quando l’ufficiale Belfiore lo chiama chiedendogli di aspettarlo, deve consegnargli una comunicazione giudiziaria che lo riguarda: è così che Fabio apprende di essere destinatario di un provvedimento di arresti domiciliari.
È questo l’incipit di Disdici tutti i miei impegni (Mondadori), l’esordio letterario di Luca Argentero che in Fabio Resti ha ricostruito un anti-eroe, un uomo che incarna alla perfezione i (dis)valori della società contemporanea.
“La signora ora è davanti a me, mi guarda insistentemente dallo specchietto, accenna un sorriso tentando forse di ricambiare il mio, che di sicuro non è indirizzato a lei ma ai pensieri e ai ricordi dell’orgasmica serata di ieri a Milano: suite, amici, mignotte, additivi chimici.”
Siamo in estate e le vacanze a Formentera o in Salento diventano un miraggio, sopraffatte dalla realtà di ambienti ben più familiari, le stanze dell’appartamento dei genitori, in via Val Tellina, che diventano il suo domicilio fino a data da destinarsi. La sua di stanza, in particolare, quella dove ha passato l’adolescenza, si trasforma in un rifugio-prigione.
Non può uscire né fare telefonate, causa il possibile inquinamento delle prove. Era riuscito a disdire tutti gli impegni prima di piombare in una situazione quasi di sospensione: incredulo, arrabbiato ma anche profondamente impotente di fronte a un problema che non riesce a decifrare. Neanche gli avvocati sembrano in qualche modo aiutarlo perché pare che la questione sia più seria del previsto. Per Fabio, abituato a una quotidianità a mille, significa fermarsi, bruscamente. E iniziare a osservare e a guardarsi dentro. Ecco che prende coscienza della sintonia che ancora lega i due anziani genitori, si accorge di una vicina di casa intrigante e dei lacci e lacciuoli della burocrazia. Soprattutto, si rende conto di quanto possano essere effimere le relazioni di amici e colleghi che proprio nei momenti critici si dileguano: ed è l’inizio di una piccola grande rivoluzione personale.
Argentero ha dato vita a un personaggio letterario ricco di sfaccettature, immergendolo in una trama che attinge molto dall’attualità. I dialoghi, sempre brillanti e ben strutturati, danno molto ritmo alla storia e sarebbe bello vederla prima o poi al cinema o in tv. Di certo Fabio Resti è lontano anni luce da Andrea Fanti, il protagonista – interpretato da Argentero – della serie televisiva Doc – Nelle tue mani, andata in onda con successo su Rai 1 .
Rossella Montemurro