È la storia di un medico e scienziato giapponese e della comunità di Nagasaki in cui è vissuto quella che sarà raccontata sabato 29 luglio alle ore 20 a Marconia di Pisticci presso la parrocchia “S. Gerardo Maiella” in Via Palmiro Togliatti 30.
L’incontro, proposto dall’Ufficio per la Cooperazione missionaria tra le Chiese della Diocesi di Matera-Irsina, avrà la forma di un momento di ascolto e di dialogo.
Sarà presentato il libro “Ciò che non muore mai” autobiografia del medico e radiologo Takashi Paolo Nagai (1908-1951) che dopo varie vicissitudini (soldato nel sanguinoso secondo conflitto sino-giapponese, sull’orlo della morte per le conseguenze di una infezione respiratoria, poi colpito dalla leucemia per il suo lavoro di medico radiologo) sopravvive alla nube atomica del 9 agosto 1945 ma vede ridotto in cenere tutto quanto aveva di più caro.
Riparte da lì, tra l’abbandono alla disperazione e il desiderio di una felicità che sembra impossibile, la ricerca di ciò che possa dare senso all’esistenza.
È l’inizio di un cammino, il cammino di un uomo “lungo il corso e percorso turbolento di una vita in cui il dramma umano di una persona viene ad intessersi con il dramma di tutta l’umanità”.
Takashi trascorse gli ultimi di vita in una piccolissima capanna di legno, costruita sulle ceneri della sua vecchia casa, in una ricercata povertà materiale e di spirito che lo porterà a diventare per tutto il suo popolo annuncio incontrabile di quella speranza cristiana che permette di ritrovare il gusto della vita e il coraggio di ricostruire.
Guideranno l’incontro Padre Giuseppe Castronuovo OFM, Don Franco Laviola e Giuseppe Longo dell’Ufficio Missionario Diocesano.