È arrivato un momento in cui Claudia ha sentito il bisogno di allontanarsi da tutto: “Ho interrotto una storia che durava da anni, che sembrava destinata a essere “quella giusta”, ma che sentivo spegnersi e non bastarmi più. Ho cambiato lavoro, perché anche se sapevo di essere brava, molto brava, era quello che tutti si aspettavano da me; si trattava del lavoro di mia madre e senza di lei non l’avrei mai fatto. Con il tempo mi sono allontanata da tutto ciò che mi rendeva dipendente per trovare da sola la mia strada. È stato in quel periodo che ho conosciuto Coelho (…)”. Un volo per raggiungere il grande scrittore, la prima volta senza prendere ansiolitici per affrontare il viaggio aereo, quell’incontro unico e la consapevolezza che qualcosa è cambiato. A quarantaquattro anni (“Non c’è un’età giusta e un’età sbagliata per diventare mamma. C’è un momento diverso per tutte noi. Per me è stato quello in cui ho iniziato a essere più donna che figlia. E a distinguere una strada che fosse soltanto mia.”), per la prima volta, Claudia sente di voler diventare mamma: “Io di figli un tempo non ne volevo proprio, e quando ero più giovane la maternità non rientrava affatto nei miei progetti. La vita però non procede per tappe ordinate, un gradino dopo l’altro. Almeno non la mia. Si è divertita piuttosto a rimescolare le carte nel modo più impensato, quando meno me l’aspettavo, cogliendomi ogni volta di sorpresa”.
Inizia così Dieci cose che mi ha insegnato mia figlia. Amore, gentilezza, coraggio: la nostra storia (Sperling & Kupfer) di Claudia Tortorici, cantante e attrice da due milioni di follower su Instagram e TikTok grazie ai video che hanno come protagonista sua figlia Rachele. Nata dall’amore tra Claudia e il compagno Cristiano, Rachele, dolce e spontanea, conquista tutti. I primi video, postati per caso, diventano virali.
In questo libro Claudia racconta come sono arrivati fino a qui attraverso storie divertenti e commoventi, per svelarci che il segreto della sua famiglia, perfetta nelle sue imperfezioni, è sapere ascoltare le piccole, grandi lezioni che solo i bambini sanno insegnare: “Se sono una supereroina per mia figlia, il mio superpotere probabilmente è l’ascolto. La ascolto tanto, tantissimo. La ascolto davvero. Certo, ci sono momenti in cui non posso darle retta, in cui ho altro da fare o sono di corsa e non posso prestarle tutta l’attenzione che vorrei. Ma quando sono insieme a lei, se mi parla, la ascolto”.
Di questa bella famiglia, definita “del Mulino Bianco”, si apprezza la spontaneità: “Ho smesso di pretendere da me stessa più di quanto non sia in grado di fare. Se i giocattoli restano sparsi in giro per il salotto, se c’è ancora una pila di camicie da stirare, se i piatti non sono nella lavastoviglie un attimo dopo avere terminato di mangiare, non importa. C’è voluto un po’ per smetterla di considerarla una mia mancanza, una dimostrazione di inadeguatezza. Ma alla fine ci sono riuscita. Ed è diventato tutto più facile, come se mi fossi tolta un gran peso. Se qualcuno mi fa notare che la casa è in disordine, rispondo che può sentirsi libero di rimetterla a posto, oppure guardare serenamente altrove”.
Semplice e genuina, Claudia si lascia andare dispensando piccoli e grandi consigli per le neomamme, sempre all’insegna della serenità e di quell’amore particolare che solo i figli sanno suscitare: “Ecco un’altra cosa che ho imparato da Rachele. Che l’unico modo per sopravvivere a un attacco d’amore è arrendersi. Che gli attacchi d’amore possono durare un secondo o cinque minuti e si prendono tutto il tempo necessario. Il resto può aspettare”.
Cosa l’ha spinta a scrivere Dieci cose che mi ha insegnato mia figlia?
“I tanti messaggi di chi ci segue. Tante mamme mi chiedono come abbiamo educato Rachele, se usiamo un metodo in particolare e anche qualche consiglio. Cercando delle risposte, mi sono accorta che in questo mio percorso di mamma sono più le cose che mi insegna Rachele di quelle che le insegno io. Quindi mi sono detta che la stima nei nostri confronti andava rivista e riportata su un piano più reale, che io come mamma ma soprattutto io e Cristiano come coppia ci scontriamo ogni giorno con le stesse difficoltà di tutti i genitori, alle volte facciamo bene e alle volte male, mentre gli insegnamenti più belli sono quelli che solo i bambini sanno dare.”
Paulo Coelho ha un ruolo fondamentale in quella che potremmo definire la svolta della sua vita. Può raccontarci qualcosa?
“Una volta un mio insegnante di teatro mi disse che la cosa più importante nella vita sono gli incontri e io non posso dargli torto. Per me è stato così: dall’incontro con un ragazzo venezuelano che mi ha fatto conoscere i suoi libri e da quello con Paulo Coelho, la mia vita e il mio modo di sentire e pensare sono cambiati totalmente.
Sono entrata in connessione con i miei reali bisogni e ho stravolto la mia vita, cambiando lavoro e facendo naufragare una relazione d’amore che durava da 15 anni. Da lì in poi la mia vita è stata tutta da riscrivere.”
Dieci cose che mi ha insegnato mia figlia ha un tono molto schietto. Scrivendolo, aveva in mente una platea particolare di lettori ai quali rivolgersi?
“Non è stato scritto pensando a una platea in particolare, ma immagino che un libro di questo tipo interesserà soprattutto a chi ha a che fare con i bambini e che quindi si può identificare con la mia esperienza.”
Rachele è un fiume in piena, i vostri video sono deliziosi. Immagino però che non manchino gli haters. Come li affronta?
“Vorrei rispondere che non li affronto e che me li faccio scivolare addosso come l’olio, ma mentirei. Credo che le categorie più criticate al mondo siano i genitori (da sempre) e gli influencer (da qualche anno a questa parte) e io mi ritrovo ormai in entrambe le categorie. Gli haters mi spaventano, mi spaventa la loro età, per lo più gente matura che dovrebbe aver raggiunto una maturità e saggezza tale da capire dov’è il confine tra opinione personale e offese gratuite e maleducate. Tante volte rispondo a tono, altre volte blocco per proteggermi e non dare voce e spazio alla cattiveria.”
Nel libro lei riporta alcune frasi di Rachele. Qual è quella che le è più cara?
“Sono legata a tutte le frasi che sono nel libro perché ognuna rappresenta la crescita emotiva di mia figla, ma se gliene devo indicare una direi che questa mi ha emozionata tanto, anche per il modo e la tenerezza con cui mi è stata detta in un momento del tutto inaspettato:
Rachele, due anni e cinque mesi: «Mamma, ti amo».
Claudia: «Anch’io ti amo, amore mio».
Rachele: «Io ti amo tanto».
Claudia: «Anch’io ti amo tantissimo».
Rachele: «Io ti amo PER SEMPRE».”
Claudia Tortorici è nata a Roma il 16 maggio del 1975. Lavora molti anni come parrucchiera nel salone di famiglia per poi dedicarsi esclusivamente al canto e alla recitazione, le sue grandi passioni. La condivisione sui social dei momenti più buffi e dolci della sua piccola Rachele l’hanno portata ad avere l’affetto di 2 milioni di follower.
Rossella Montemurro