Un viaggio in handbike, carrozzina a spinta, tandem non vedenti e bicicletta, dalla Valle Camonica a Matera per unire simbolicamente i due siti Patrimonio dell’Unesco e per dare un tributo alla città Capitale europea della Cultura per il 2019.
E’ l’idea di Mirco Bressanelli, un atleta della Polisportiva disabili Valcamonica che ha dato vita ad una carovana che fa tappa oggi in città alle ore 18 circa nel piazzale del Comune di Matera. Il viaggio, iniziato il 24 agosto, si è sviluppato attraverso 8 tappe per un totale di 1200 chilometri. Una piccola compagine di 11 persone (tra atleti e volontari) ha attraversato l’Italia in nome della cultura, dello sport e dell’inclusione sociale, incontrando lungo il suo cammino tante comunità e tante storie accomunate dalla passione per lo sport e dalla straordinaria voglia di abbattere ostacoli che sembrano insormontabili .
Mantova, Ravenna, Gubbio, Amatrice, Sora, Nola e Melfi le città toccate dal tour che oggi si conclude nella Capitale della cultura. Volutamente inserite nel viaggio alcune città colpite dai recenti terremoti nel Centro Italia per portare un segnale di solidarietà, forza e capacità di non arrendersi tipiche degli atleti con disabilità.
Ad accogliere i cicloturisti ci sarà l’assessore alla Mobilità del Comune di Matera, Angelo Montemurro, e una delegazione di atleti paralimpici dell’associazione Aias Pegaso di Matera.
La Valle Camonica, in provincia di Brescia, con la sua Arte Rupestre millenaria è stata il primo Sito in Italia ad essere inserito nella World Heritage List dell’UNESCO nel 1979: un riconoscimento assegnato per l’unicità e l’eccezionalità di un patrimonio archeologico che consta di più di 2.000 rocce incise distribuite su oltre 180 località, a formare uno dei più vasti patrimoni di testimonianze preistoriche del mondo, che conserva la memoria di oltre 13.000 anni di storia della civiltà umana.
Nel 2019 ricorre il quarantennale della nomina a Sito UNESCO delle incisioni rupestri della Valle Camonica ed è l’anno di Matera Capitale Europea della Cultura. Due luoghi accomunati dal riconoscimento Unesco, dalla pietra (incisioni rupestri e pitture rupestri) e dalla longeva tradizione artigianale, che nel 2018 hanno dato vita a un ideale gemellaggio, fatto di scambi culturali e condivisione di progetti.
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