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Da grande sarò un festival. Dal 2 al 7 settembre il festival di teatro di Miglionico, dedicato a chi cresce e chi crede nella propria terra

Dal 2 al 7 settembre si terrà a Miglionico (MT) la prima edizione di “Da grande sarò un festival”, 6 giorni ricchi di spettacoli di teatro e proposte culturali.

Con questa proposta vogliamo offrire un’occasione speciale a chi vive il territorio tutto l’anno e si pone domande su come sarà il futuro. Da più parti arrivano notizie sconfortanti su come nei prossimi anni le aree interne della Basilicata andranno incontro al completo spopolamento. Ci sono tanti modi per reagire a tutto questo per fare in modo che la tendenza si riesca almeno ad arrestare. Crediamo fortemente che le proposte culturali possano essere occasioni per riscoprire il senso del vivere nella propria terra, per coltivare un possibile legame che non prevede necessariamente un allontanamento definitivo e per creare un’alternativa alla vita nelle grandi città.

Partiamo quindi dal teatro, e partiamo da un paese che scommette dai più giovani, a cominciare dalle bambine e dai bambini che ancora animano la vita della comunità, passando per gli adolescenti che stanno tentando di dare animo al paese, per finire ai giovani che hanno deciso di vivere lì e che hanno intrapreso percorsi di rigenerazione sociale, culturale e politica.

Il progetto ha coinvolto un gruppo di ragazze e ragazzi del luogo in un percorso di formazione e organizzazione per supportare IAC nella realizzazione del festival e creare i presupposti affinché il festival venga gestito in futuro direttamente da giovani del posto.

Il festival è organizzato da IAC Centro Arti Integrate di Matera all’interno del progetto “Giovani in biblioteca” promosso dal Comune di Miglionico e sostenuto dal Dipartimento delle politiche Giovanili della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il programma prevede la partecipazione di compagnie di rilievo nazionale come la compagnia Malmadur di Venezia che porterà in scena lo spettacolo “La più grande tragedia” sulla spettacolarizzazione mediatica del dolore e la rappresentabilità del tragico; la compagnia Isola di Confine di Marsciano (PG) con lo spettacolo “Insegnami a volare” ispirato alla storia della Gabbianella che non sapeva volare; la compagnia Quintaparte di Sassuolo che porta in scena lo spettacolo “Sgambe sghembe” uno spettacolo nato su basi clownistiche con l’intenzione di proporre la tematica della diversità attraverso un contesto quotidiano; ancora “Il viaggio di Vega” del Teatro Nucleo di Ferrara, spettacolo di attrici e marionette che pone uno sguardo femminile sul mondo, il diario di una fuga che è anche il flusso di coscienza di una giovane donna alla ricerca della propria identità; lo spettacolo “Sola con un cane” di Rita Felicetti di Bologna, sulla convivenza di una donna di mezza età e il suo cane, i suoi pupazzini, le voci di fuori e dentro e una serie di strambe emozioni che nascono dalla paura di crescere e di diventare una boomer; e per finire lo spettacolo “Alberi” una coproduzione di IAC con TeatroP di Lamezia Terme, che racconta la storia degli alberi secolari riunitisi per discutere del più grande problema del momento: l’essere umano.

Il programma offrirà anche spazi di approfondimento sulla letteratura, l’illustrazione e il cinema con la cooperativa Ombre Meridiane di Matera che presenterà un incontro sui sentimenti dei più giovani, il disorientamento e la voglia di futuro raccontati attraverso gli albi illustrati.

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