È stato oltre 20 settimane ai primi posti delle classifiche del New York Times, pubblicato in 26 paesi: è da Expats. La vita delle altre (Sperling&Kupfer, traduzione di Lucia Visonà per Studio Editoriale Littera) di Janice Y. K. Lee che è stata tratta l’omonima serie diretta da Lulu Wang con protagonista Kicole Kidman disponibile su Prime Video. È una lettura spasmodica nella quale si intrecciano le vite di tre donne tra loro diverse che in comune hanno solo l’essere espatriate a Hong Kong, una città che sembrava promettere tanto a loro che già potevano considerarsi privilegiate.
Mercy, giovane neolaureata alla Columbia, è in cerca dell’ennesima ragione per ricominciare. Hilary, casalinga dalla vita scintillante, desidera un figlio per salvare il suo matrimonio. Margaret tenta di scendere a patti con un’esistenza divenuta del tutto irriconoscibile dopo una tragedia che l’ha messa a dura prova.
È tutto di facciata, tutto apparenza nella comunità di expats a Hong Kong. Dall’America, da dove provengono, hanno esportato anche una serie di benefits, possono contare su un tenore di vita alto ma rimangono, ognuna per un motivo differente, tormentate malgrado una routine di feste favolose e un entourage di alto livello.
Quando le vite di Mercy, Hilary e Margaret collideranno in modo inaspettato, tra alleanze insolite e verità nascoste, il loro mondo incantevole e sfavillante cambierà per sempre.
Expats è un romanzo complesso, estremamente introspettivo, con donne dilaniate, anche se in modo differente, da mancanze. Si colpevolizzano, si flagellano psicologicamente mentre cercano un motivo per riprendere la vita che avevano prima degli scossoni che le hanno travolte. Ci si immedesima, si entra in empatia con loro leggendo i rispettivi capitoli che le coinvolgono e, provando a districarsi tra i buchi neri che contraddistinguono la loro routine, si viene risucchiati in un vortice.
Janice Y. K. Lee è un’autrice bestseller del New York Times. Nata a Hong Kong, vive a New York con il marito e i figli. Si è laureata in Lingua e letteratura inglese e americana all’Università di Harvard e ha lavorato come editor per la rivista Elle.