Domani, mercoledì 15 gennaio presso il “Casino Padula”, nel Rione Agna Le Piane, la Polizia di Stato di Matera effettuerà un’esercitazione, nel corso della quale sarà simulato un intervento della Squadra di Negoziazione, struttura di nuova istituzione, per...
“Il nostro sistema sanitario ha funzionato, l’unico paziente lucano positivo al coronavirus è stato subito individuato e sono state attivate in maniera adeguata le misure previste nel percorso dedicato all’emergenza”.
È quanto ha dichiarato questa mattina l’assessore regionale alla Salute, Rocco Leone, incontrando i giornalisti nella sede della Regione assieme al direttore generale del dipartimento Politiche della persona, Ernesto Esposito.
Prima di rivolgere un appello ai giornalisti, affinché su questo tema si informino i cittadini correttamente per evitare allarmismi ingiustificati, Leone ha sottolineato che “dobbiamo essere tutti maturi nella gestione di questa emergenza, perché come si può vedere non è sempre necessario il ricovero. Nella maggior parte dei casi, il paziente resta a casa per qualche giorno con un’influenza un po’ più pesante. Se andiamo a vedere i decessi, in Italia non ci sono stati morti per il coronavirus ma con il coronavirus, quindi a causa complicanze in soggetti con altre problematiche sanitarie”.
Il direttore generale Esposito ha spiegato che la Basilicata dispone di 49 posti letto di terapia intensiva, 1 ogni 11.500 residenti, numero superiore rispetto alla media nazionale che si attesta a 1 ogni a 12.500, e che all’occorrenza possono diventare 57, poi si è soffermato sul percorso compiuto dal quarantaseienne di Trecchina, in pullman dalla provincia di Brescia fino al rientro in Basilicata lo scorso 27 febbraio. “Il giorno dopo l’arrivo – ha detto il direttore generale – si è messo in contatto con il reparto di malattie infettive dell’ospedale San Carlo perché presentava una lieve sintomatologia. Il reparto lo ha dirottato sul sistema di igiene e sanità pubblica territorialmente competente e da quel momento è partita la sorveglianza attiva del paziente. I sintomi – ha proseguito – sono rimasti sempre lievi, ma considerata la persistenza degli stessi i medici del servizio di igiene e sanità pubblica hanno ritenuto opportuno effettuare il tampone. Il paziente è in quarantena dal momento del rientro in Basilicata e non ha mai avuto contatti al di fuori della sua abitazione, dove convive con la madre, anche lei a casa per altri motivi di salute. L’unico contatto lo hanno avuto con una persona, al momento sotto controllo, che ha portato ai due la spesa a domicilio”.
Intanto oggi in Basilicata sono arrivate cinquemila mascherine Fp3 che verranno distribuite in prevalenza sul territorio per i medici di medicina generale e i medici di continuità assistenziale, il resto negli ospedali. Inoltre, in mattinata sono stati eseguiti 5 tamponi, che si aggiungono ai 42 dei giorni scorsi, e nel pomeriggio si attendono i risultati di laboratorio.
In queste ore il dipartimento regionale – che ha chiesto e ottenuto dall’impresa di trasporto la lista dei passeggeri presenti sul pullman – sta contattando i servizi di igiene e sanità dei territori potenzialmente interessati per trasferire i nominativi dei soggetti che viaggiavano assieme al cittadino lucano.