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“Conversazioni amorose” sullo sfondo di Parigi: il nuovo romanzo di Rossana Campo

“Philippe ha un aspetto tranquillo, sembra un tipo normale, col suo lavoro, la giacca, la fede al dito, ma c’è dell’altro, sotto. Lily intuisce qualcosa, non saprebbe dire cosa. Lui le tocca un braccio, dice ancora qualche parola sull’art brut, su Dubuffet e Séraphine de Senlis. Séraphine, ha detto? Sì, adoro Séraphine, sto cercando di comprare un suo dipinto. Sta succedendo qualcosa fra loro due. Senza dire molto, si è stabilito un contatto. Sono connessi. Lui parla il linguaggio dei suoi sogni. Lily ha paura di sentire quello che sta sentendo, però si dice anche che non ha più voglia di essere solo la donna che va in giro di notte a seguire i movimenti della luna in cielo.”

Philippe irrompe all’improvviso nella vita di Lily. Nonostante indossi una “cravatta blu di Prussia con tante piccole giraffe arancioni che lei continuava a guardare stupita”, e abbia la fede al dito. Perché Philippe sa amarla bene e si fa subito spazio nella caotica vita di Lily, italiana a Parigi che si destreggia tra l’arte, gli amori passati, l’analisi e la terapia di gruppo. Quasi in contemporanea, arriva sua madre, Teresa: passeranno un Natale insieme, l’idea è quella di riprenderla in un video che è il suo prossimo progetto artistico. Ma subito Lily si pente: come le era venuto in mente? Ci mette un attimo a rimpiangere di averle concesso di invadere la sua quotidianità, la sua casa. “Da ragazzina pensavo: se devo diventare come mi vuole lei non sopravviverò. Io volevo essere libera.”

Conversazioni amorose (Bompiani) di Rossana Campo è un compendio di dialoghi tra Lily e i personaggi che la circondano. Philippe, in primis, attratto da lei (“Senti Lily, io con te sto volando, prima mi sentivo come una mongolfiera tenuta a terra dai fili d’acciaio, ora questi fili si stanno spezzando, uno dietro l’altro!”) ma incapace di lasciare la moglie, abile a svicolare da quei discorsi che possano anche solo lontanamente metterlo di fronte a un aut aut. E poi c’è Mathieu, l’indimenticato ex che spesso torna come un convitato di pietra nei discorsi di Lily. Sullo sfondo c’è una Parigi invernale, romantica come questa storia che fino alla fine non si sa se sarà l’ennesima delusione o il preludio di un nuovo inizio: Rossana Campo ha dosato con garbo ironia e pragmatismo, regalandoci ancora una volta romanzo accattivante.

L’Autrice è nata a Genova e vive tra Roma e Parigi. Ha esordito nel 1992 con il fortunatissimo libro In principio erano le mutande, diventato poi un film per la regia di Anna Negri. Da allora ha scritto una ventina di romanzi, tradotti in diverse lingue, che l’hanno confermata come una delle voci più originali della nostra letteratura. Fra i suoi titoli ricordiamo: Il pieno di super (1993), Mai sentita così bene (1995), Il posto delle donne (2013). Con Dove troverete un altro padre come il mio (2016) ha vinto il Premio Strega Giovani e il premio Elsa Morante. Per Bompiani ha pubblicato Cati. Una favola di potere (2017) e Così allegre senza nessun motivo (2019).

Rossella Montemurro

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