Nei giorni scorsi militari dell’Arma dei Carabinieri ed agenti della Polizia di Stato hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un 37enne di origini albanesi, senza fissa dimora, con pregiudizi di polizia per possesso di documenti falsi. Il reato ipotizzato a suo carico è di tentato furto in abitazione.
Ottimo il lavoro svolto dalla Squadra Mobile e dalla PG di Policoro, dirette dal vicequestore Dottor Albano e dalla Compagnia dei carabinieri di Policoro, agli ordini del Capitano Rampino.
L’operazione è stata effettuata nell’ambito di servizi straordinari di controllo del territorio svolti congiuntamente dai Carabinieri del Comando Provinciale di Matera e dagli Agenti della Questura di Matera, con l’impiego delle rispettive articolazioni territoriali, nei comuni di Policoro, Scanzano Jonico, Tursi e aree limitrofe, sotto il coordinamento del Prefetto, dott.ssa Cristina Favilli, in ragione di vari episodi di furti in appartamento, consumati o tentati, anche con la presenza all’interno dei proprietari.
In particolare, nella richiesta di intervento giunta nella tarda serata sul numero di emergenza “112”, alcuni cittadini segnalavano la presenza, sul balcone del primo piano di un appartamento del comune di Tursi, un uomo che cercava di introdursi furtivamente in casa e che, vistosi scoperto dal proprietario, tentava la fuga a piedi.
Il tempestivo intervento dei Carabinieri della locale Stazione, poi supportati da ulteriori pattuglie di Carabinieri e Polizia di Stato, permetteva di identificare l’uomo e di acquisire, anche grazie al personale specializzato del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Policoro e della Squadra Mobile di Matera, ogni elemento utile per la ricostruzione dei fatti, in particolare le immagini registrate dalle telecamere presenti nelle strade limitrofe, ma soprattutto le impronte di scarpe lasciate dal presunto ladro sul muro dell’abitazione, in corrispondenza della canna fumaria utilizzata per arrampicarsi sino al primo piano, risultate perfettamente coincidenti con quelle calzate dall’indagato.
L’arrestato, terminate le formalità di rito, su disposizione del P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Matera.
Il GIP del Tribunale di Matera, su richiesta della Procura della Repubblica, convalidava l’arresto e disponeva nei confronti dell’indagato la custodia cautelare in carcere.
Le indagini di Carabinieri e Polizia, dirette dalla Procura di Matera, proseguono per individuare un presunto complice, che si ritiene abbia partecipato all’azione delittuosa, fungendo da palo.
Si precisa che gli accertamenti compiuti finora sono comunque nella fase delle indagini preliminari, e necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.