Riceviamo e pubblichiamo da Marcella Conese (Filcams Cgil Matera):
L’aumento dei flussi turistici evidenziati nei giorni scorsi, a mezzo stampa, dall’APT di Basilicata non ha generato una crescita dell’occupazione, né ha determinato il miglioramento delle condizioni di lavoro, delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati nel comparto.
Rispetto ai dati diffusi dall’istituto di ricerca DEMOSKOPIKA, che rivelano un sostanziale decremento dei flussi turistici a livello nazionale, la Basilicata risulterebbe in controtendenza, con un aumento delle presenze rispetto allo stesso periodo del 2023 e un incremento del 60% degli arrivi dall’estero rispetto al 2019.
Tuttavia, l’occupazione nel settore resta caratterizzata non solo dalla stagionalità dei contratti di lavoro, ma anche da fasce di lavoro sommerso e semi sommerso, da contratti part-time che nascondono prestazioni a tempo pieno, lavoro a cottimo, lavoro a chiamata utile per dare una parvenza di formalizzazione, mancato pagamento di ore di lavoro straordinario, omissioni contributive, ecc. ecc.
La FILCAMS, da alcuni anni, con la campagna “Mettiamo il turismo sottosopra”, vuol mettere in evidenza proprio le condizioni di sfruttamento e precarietà dei lavoratori e delle lavoratrici del settore, perché il turismo di qualità passa anche per il riconoscimento di condizioni di lavoro dignitose per gli addetti.
Matera ha di fronte una sfida importante ed è necessario governare questo processo di sviluppo, attraverso politiche che rendano sempre più attrattivo il territorio ed al contempo generare occupazione stabile e di qualità, perché il settore possa produrre ricchezza per una regione, che ha un alto tasso di povertà ed è a forte rischio di spopolamento, così come rilevato dall’Istat da diversi anni a questa parte.