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Con il prof. Incampo alla scoperta del calendario di Gezer

Il calendario di Gezer è una piccola tavoletta calcarea con un’antica iscrizione cananea scoperta nel 1908 dall’archeologo irlandese RA Stewart Macalister nell’antica città di Gezer , 20 miglia a ovest di Gerusalemme.

Essa risaliva all’epoca di Salomone e conteneva un testo singolare, che gli studiosi hanno variamente interpretato.

Alcuni ritengono che si trattasse di un testo amministrativo, altri di un esercizio scolastico, altri ancora di una filastrocca per bambini.

Gli ebrei avevano diviso l’anno in 12 mesi, di 30 giorni ciascuno.

I giorni del mese si contavano infilando un piolo all’interno di una tavoletta di osso, sulla quale si realizzavano tre file di dieci fori ciascuna

Il testo illustra l’anno degli agricoltori:

Due mesi per il raccolto  (delle olive) settembre – ottobre

Due mesi per la semina (del grano) novembre – dicembre

Due mesi per la semina tardiva gennaio – febbraio

Il mese della raccolta del lino – marzo

Il mese del raccolto dell’orzo – aprile

Il mese della mietitura e delle feste – maggio

Due mesi della cura delle vigne  – giugno – luglio

Il mese dei frutti estivi – agosto

Quando si possedevano pecore e bovini sul proprio territorio il sistema poteva essere chiamato  di agricoltura, ma con l’avvento della monarchia ebraica, i possedimenti terrieri vennero accumulati da nobili, a danno degli agricoltori.

I profeti, in modo particolare Isaia e Neemia ordinando che le proprietà fossero restituite ai possessori originari; una situazione che continuò fino alla conquista del paese ad opera degli eserciti greco e romano, quando divenne nuovamente possibile accumulare possedimenti terrieri.

Nicola Incampo

Responsabile della CEB per l’IRC e per la pastorale scolastica

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