Balvano è il paese simbolo della devastazione del terremoto del 23 novembre 1980. Oggi, come ogni anno, la comunità si ferma per ricordare le vittime di quella tragica notte. La giornata di commemorazione inizia con una messa solenne nella chiesa ricostruita di Santa...
Bolzano è la provincia italiana dove si vive meglio, subito dietro c’è Trento.
Tra le regioni del sud si distingue la Basilicata, con Potenza 44esima e Matera 51esima.
Ma in Italia i problemi e le differenze non mancano tra nord a sud, così è Trapani ad occupare l’ultimo posto. Lo dice la classifica di ItaliaOggi sulla qualità della vita, da cui si scopre che Roma è in forte risalita, un balzo di 21 posti, passando dall’88esimo gradino del 2016 al 67esimo di quest’anno. La classifica è stata curata dal Dipartimento di statistiche economiche dell’Università La Sapienza di Roma, con il supporto di Cattolica Assicurazioni. Gli indicatori presi in considerazione sono 9: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero, tenore di vita.
Il Nordest monopolizza le prime posizioni, infatti dopo Bolzano e Trento ci sono infatti Belluno e Vicenza; Treviso è sesta, Pordenone nona e Udine decima. Potenza, con il 44esimo posto è la prima provincia del Sud. Milano è stabile al 57esimo posto. Firenze svetta al 37esimo posto, risalendo di 11 gradini rispetto alla precedente rilevazione. Bologna migliora di 4 punti ed è a 43esima. Peggiora i nvece Torino che perde 7 punti e si assesta al 77esimo posto.
Calabria e Sicilia pagano una qualità della vita insoddisfacente: Palermo è 106esima (-2). Sardegna, terra di contrasti, vede una qualità della vita insoddisfacente per Cagliari, Medio Campidano e Carbonia-Iglesias, a cui fa da contraltare una qualità accettabile a Ogliastra, Nuoro e Olbia-Tempio.
Peggiora il Nordovest, che conta 8 province dove non si vive bene, probabile conseguenza dei processi di deindustrializzazione e ristrutturazione produttiva degli ultimi anni. In generale le province ‘minori’ sono contraddistinte da un notevole dinamismo e da condizioni economiche favorevoli, contrapposte a contesti metropolitani sempre più statici e non più in grado di garantire condizioni di vita accettabili ai loro residenti. Circa il 58% della popolazione italiana (lo scorso anno 53,3%) vive in province caratterizzate da una qualità della vita scarsa o insufficiente.