La magia dell’attesa, la delusione per un incontro mancato. I pensieri che si rincorrono, gli stati d’animo contrastanti in una Pisa descritta nei dettagli: in Refusi di viaggio (CTL Libeccio Edizioni) Carmen Talarico racconta una storia basandosi sulle emozioni, rimanendo sospesa quasi fuori dal tempo per dar voce e lasciar spazio a due protagonisti sui generis. Sono legati da un’amicizia sincera Ada, una giovane archivista storica, e Otto, un bizzarro critico d’arte. Se è vero che ci sono incontri che ti fanno respirare bellezza con un solo sguardo che non dimentichi più, altri che ti scompigliano i pensieri e ti prendono le ore, altri ancora che ti disordinano le emozioni che ti entrano nella pelle e ti mettono a nudo, quello tra Ada e Otto racchiude tutte queste sensazioni.
La vena poetica che contraddistingue la Talarico è evidenziata nella struttura del testo, ogni capitolo infatti si apre con brevi versi che vogliono essere, testuali parole, “un omaggio alle radici della mia scrittura di anima”.
Renato Raimo nella postfazione ha definito Refusi di viaggio “Un delicato preludio di sensazioni, quelle che accompagnano l’attesa di un incontro importante. E quando lo prepari, vorresti che questo accadesse in un luogo unico, un luogo che lasci un inciso di sensazioni e percezioni che ti avvolgeranno da lì a poco quando chi aspetti arriverà”.
Carmen Talarico è una scrittrice e poetessa di origini calabresi e d’adozione toscana. Esordisce nelle vesti di scrittrice con Fluire. Taccuino del viaggio (2020), lo seguono Ordini e disordini (2020), Il vento nuovo (2020) e Ricamo d’anima. Tessiture generatrici (2021).
I suoi studi le hanno consentito di indossare le vesti di avvocato, mediatore civile, project manager ed event organizer. Nel quotidiano indossa le vesti di docente. Nel campo educativo è stata expert teacher e tutor nella formazione dei docenti.
Rossella Montemurro