Dolce con mousse di ricotta, pescetariano con baccalà, agrodolce con limoni confit, scomposto con la scorza rotta, vegano con gelato di tofu…
Questo è un libro goloso. Perché tra le righe ci sono prelibatezze siciliane e tra le pagine ricette internazionali. Il titolo poi, Cannoli siciliani. Mare, amore e altre cose buone la dice lunga (Giunti). E l’autrice, Roberta Corradin, ha già all’attivo Ho fatto un pan pepato… Ricette di cucina emotiva (Zelig 1995), Un attimo, sono nuda (Piemme 1999), Le cuoche che volevo diventare (Einaudi 2008), La repubblica del maiale (Chiarelettere 2013), Piovono mandorle (Piemme 2019). Il cibo, insomma, il buon cibo la fa da padrone.
Il paesaggio caldo accogliente (quello di Taormina, Noto, Avola ma anche Milano, Parigi, New York, Istanbul) è lo sfondo di una storia d’amore originale e sulla quale, probabilmente, in pochi avrebbero scommesso. Tra Arianna e Nisso (Dionisso) c’è un abisso, in tutti i sensi. Nel tempo di un’estate, lei, cittadina del mondo poco più che cinquantenne, una giornalista che vive tra New York, Parigi, Milano e la Sicilia sudorientale è a Noto, alle prese con la redazione di due libri, “in un museo open air di architettura barocca” e passa dalle dodici alle quattordici ore a scrivere, chiedendosi quand’è che riuscirà mai a trovare un fidanzato, visti i ritmi no stop imposti da un libro in italiano e uno in inglese. È nell’età in cui la scelta tra lavoro e famiglia, per quanti ancora una famiglia ancora non l’hanno creata, diventa fatidica.
Lui, chef belloccio e un po’ arrogante poco più che trentenne – somigliante, per Arianna, a un giovane Antonio Banderas – manda avanti due ristoranti e non si è mai spostato dalla Sicilia. I loro sguardi si incrociano quando a cena, con il laptop aperto, Arianna è nel locale di Nisso. Antipatia a pelle, sulle prime. Poi un bacio rubato, l’inevitabile scintilla e…
“Le non l’ho più sentita. Ho voglia di vederla ma non è sano. Fa la giornalista e ha cent’anni più di me. Vive in giro fra tre nazioni e due continenti. Si chiama Arianna, come quella che fa girare la testa a Dioniso e pianta in asso Teseo. Sì, perché checchè ne dica il mito, è stata lei a cominciare.”
Nessuno dei due ha tempo e voglia di innamorarsi. Ognuno dei due ha un sogno. Diverso. Ma non così tanto. Il destino se ne frega della iniziale riluttanza e tesse trame al posto loro, finendo per intrecciarli stretti in una storia che, anno dopo anno, li porta a confrontarsi e a costruire insieme case, menu, ristoranti, progetti reali e immaginari. Respireranno modi di pensare, stili di vita, cibi e spezie prima sconosciuti. E realizzeranno tante cose buone, da mangiare e non solo, per chi siede ai tavoli del loro ristorante sulla piazzetta di una borgata di mare e per tutta la comunità locale, a partire dalle molte donne a cui Arianna mostrerà che nella vita si può sempre scegliere, e cambiare vita è sempre un’opzione valida. Sullo sfondo, la bellezza mozzafiato della Sicilia barocca, il mare splendente e le colline degli Iblei. Una storia d’amore scritta con uno stile ironico e sagace e con un finale a sorpresa che vi farà ridere, pensare, piangere e sognare. E chissà, anche cambiare.
Roberta Corradin, classe 1964, traduce dal francese e dall’inglese le fortunate serie di Katherine Pancol e Richard Osman. Ha avuto il privilegio di vivere in luoghi affascinanti, tra cui Parigi, New York, Cambridge, la Sicilia sudorientale, dove ambienta i suoi libri. Seguitela su Instagram @rocorradin per conoscere i suoi nuovi progetti in Sicilia e per visitare e soggiornare con lei nelle location del libro.
Rossella Montemurro