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Biografia del principe del male, identikit tracciato da Danilo Arona ed Edoardo Rosati dall’Antico Testamento all’arte, dal cinema alla letteratura, dal fumetto al rock

Letteratura, fumetti, musica, televisione, cinema: nessuno, tra le discipline culturali e i media, è rimasto indifferente a Satana. Lo raccontano, con dovizia di particolari e riferimenti, Danilo Arona ed Edoardo Rosati in Il grande libro di Satana. Dall’Antico Testamento all’arte, dal cinema alla letteratura, dal fumetto al rock, la biografia del Principe del Male (Mondadori). Oltre 400 pagine fitte, corredate da illustrazioni, ricche di citazioni e riferimenti capaci di delineare un identikit a tutto tondo del diavolo che, dalla notte dei tempi, aldilà dei confini religiosi, si rivela di una contemporaneità spiazzante (si pensi al successo del serial tv targato Netflix, Lucifer).

“Satana in quanto virus,” sottolineano gli autori “infezione mentale che si manifesta come motore maligno e incontrovertibile della Storia. La paura più antica del mondo”.

Riflettendo, sono davvero numerosi i rimandi, nella vita di tutti i giorni: dal folclore locale (i “Ponti del Diavolo” in Italia e nel mondo si sprecano) alla cronaca nera e nerissima (gli omicidi rituali satanici) fino alle narrazioni ai confini della realtà (le spaventose testimonianze di Gabriele Amorth, l’esorcista per antonomasia) e alla produzione musicale (il rock satanico): “Se esiste un arcipelago smisurato nel quale perdersi, questo è proprio il cosiddetto rock satanico. È un tema senza fine, in perenne evoluzione, e noi cronisti del Signore del Male, per così dire, in queste pagine saremo costretti a esibirci nei proverbiali salti mortali per fornirvi giudizi imparziali. Cominciamo con il ricordare l’ovvio, e cioè che il rock, come ogni forma artistica che si rispetti, ha sempre flirtato con il “Lato sinistro”, il fantastico, l’irrazionale, i mondi paralleli, l’occultismo e la morte. Quindi sì: anche con Satana”.

Purtroppo sempre attuale, Satana in questo libro viene messo in relazione con gli echi mediatici che, nonostante tutto il “male” che si porta dentro, riesce ad avere. Arona e Rosati conducono un’indagine appassionante come un romanzo, che conduce il lettore dai Vangeli Sinottici a Dylan Dog, dal Lucifero dantesco al Faust goethiano, dall’iconografia medioevale al capolavoro cinematografico di William Friedkin L’esorcista. Passato e presente, un unico filo conduttore tracciato da due Autori diversi per formazione che hanno già in passato collaborato.

Arona negli anni ’70 è stato il chitarrista del gruppo rock i Privilege, si è occupato di narrativa fantasy e mistery, tenendo conferenze sulla letteratura fantastica, collaborando alla scrittura di sceneggiature e ha scritto saggi sul cinema dell’orrore e su alcuni esponenti di punta di questo tipo di cinema. Rosati, invece, ha una laurea in Medicina dedicata alla comunicazione e al giornalismo medico-scientifici. Poi l’ingresso nella redazione del Corriere Medico e l’arruolamento nel nucleo di giornalisti che nel 1989 ha creato il Corriere Salute, l’inserto di medicina del Corriere della Sera. Da lì, l’impegno per altre testate. Ha una smisurata passione per il fumetto.

Rossella Montemurro

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