“Il mio rapporto malsano con il cibo era solo la punta dell’iceberg del dramma esistenziale che stavo vivendo, dell’ambiguità e delle contraddizioni che hanno dominato la mia infanzia, dove la mano che mi accarezzava era la stessa che mi percuoteva, e il male aveva il volto del bene. Questo ha minato il nucleo della mia personalità, che originariamente era forte, vivace, sicura di sé”-
In certi passaggi, Cento occhi (Rizzoli) di BigMama è davvero un pugno allo stomaco. Sono pagine forti, alcune di sofferenza psicologica e body shaming. Da famiglia felice nei primissimi anni della sua infanzia si ritrova ad avere una madre gravemente depressa e nei suoi confronti indifferente dopo la morte della nonna. Le due donne vivevano in simbiosi e quel lutto diventa per lungo tempo impossibile da superare. La madre ha una marcata predilezione per il fratellino più grande di Marianna senza riuscire a nascondere indifferenza e fastidio verso la bambina. La piccola trova rifugio nel cibo diventando bersaglio della cattiveria dei suoi coetanei e dell’indifferenza degli adulti. Fa presto i conti con episodi di bullismo feroce, di violenze fisiche e psicologiche: “Il mio fisico ha fatto in modo che le persone mi considerassero non abbastanza prima ancora che mi potessero conoscere”:
Marianna si difende come può, costruendosi una corazza di autoironia e rabbia che le permette di mantenere integre le cose più preziose che possiede: un carattere indistruttibile, la romantica fede nei suoi sogni e nel suo talento.
“I cento occhi che mi hanno fatto male per tutta la vita, i cento occhi che mi guardavano e mi giudicavano sono riuscita a chiuderli tutti, costringendoli a guardare solo attraverso i miei occhi.”
A diciotto anni Marianna si trasferisce dalla provincia di Avellino a Milano, città per lei salvifica. Niente più giudizi sul suo corpo ma un’ambiente nel quale il suo talento viene riconosciuto.
In questo racconto autobiografico la voce di BigMama incrocia la sua storia personale – nella quale parla anche del linfoma di Hodgkin – con i temi di stretta attualità. Dal senso di inadeguatezza alla voglia di rivalsa, dalla malattia all’accettazione di sé: un libro che attraverso un’esperienza individuale ci porta una storia di sentimenti universali, che ci interroga e ci sprona a rimodellare un mondo che sia davvero alla portata di tutti.
Il titolo del libro, Cento occhi, è lo stesso dell’ultimo singolo lanciato dalla cantante, seconda traccia dell’album Sangue, uscito alla fine di marzo insieme al videoclip girato a Los Angeles
Con queste parole BigMama ha annunciato su Instagram l’autobiografia: “Si tratta di un libro che ha lo scopo di aiutare gli altri attraverso la mia storia e i miei occhi. Non potete neanche immaginare quanto sia liberatorio parlare della propria vita, spero tanto possa essere di profondo aiuto nei vostri momenti difficili e di incertezza. L’importante è rialzarsi sempre, crescere credendo in se stessi, cambiare opinioni, migliorarsi e perdonare. Questo manuale lo insegna”.
Rossella Montemurro