Verso la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado presenti in Regione. Lo ha reso noto il Presidente della Provincia di Matera Piero Marrese al termine di un incontro in remoto con il Presidente della Provincia di Potenza, con il Presidente Bardi e i sindacati della scuola.
“La situazione per l’emergenza Covid-19 è alquanto complessa e delicata, sia per il numero di casi positivi che per le azioni da porre in essere per contenere e fermare il contagio.
Una situazione che sta interessando tutto il territorio regionale così come abbiamo appena discusso in videoconferenza con il Presidente della Regione Bardi, con il Presidente della Provincia di Potenza. – ha spiegato in una nota l’avvocato Marrese – Dall’incontro è emerso che il sistema sanitario è al limite del collasso, che diversi Comuni sono interessati in maniera seria dal propagarsi del virus e che si necessita di azioni condivise e coordinate per la tutela della salute pubblica.
All’incontro erano presenti anche i Sindacati della scuola che in questo momento in diverse realtà sta affrontando casi di positività fra gli insegnanti e purtroppo, si registrano casi anche nei bambini.
Una situazione questa che desta molta preoccupazione pertanto, è emersa la necessità di chiudere temporaneamente tutte le scuole di ogni ordine e grado presenti in regione, consapevoli del sacrificio che questa decisione comporta per le famiglie e gli studenti.
Interventi mirati e immediati possono facilitare il ripristino di una condizione di normalità. Nelle prossime ore con molta probabilità sarà emanata Ordinanza Regionale su questo tema”.
Di seguito l’intervento del presidente Bardi:
Signor Presidente, Signori Consiglieri
Ho ascoltato con molta attenzione il dibattito che è scaturito a seguito della mia relazione sulle vicende legate al Covid.
Voglio ribadire qui, brevemente, alcuni concetti.
Durante la prima ondata, nonostante le difficoltà, abbiamo adottato tutte le iniziative utili per contenere la pandemia. E al netto della polemica politica i numeri nella fase uno ci hanno dato ragione. La Basilicata è uscita prima e meglio di altre regioni fuori dal tunnel.
Ci troviamo ora ad affrontare la seconda ondata che sta registrando in tutta Italia numeri crescenti con una velocità impressionante. Su consiglio del Comitato Tecnico Scientifico del Governo Conte tutte le regioni italiane stanno andando verso ulteriori restrizioni perché, in mancanza di un vaccino, purtroppo, questa è l’unica arma che abbiamo per contenere la diffusione del contagio.
Rinnovo in quest’aula i miei ringraziamenti alla nostra comunità, alla comunità lucana, che si è dimostrata sempre attenta al rispetto delle regole.
La Basilicata, sulla base dei 21 parametri indicati dal CTS, era giustamente rientrata fra le regioni a minor rischio perché avevamo un indice di trasmissione relativamente basso ed i posti letto a disposizione negli ospedali erano ancora sotto la soglia dell’emergenza.
Purtroppo il virus corre e nonostante le politiche di prevenzione riusciamo solo a limitare i danni. Negli ultimi giorni i numeri del contagio sono saliti rapidamente a causa di alcuni focolai nelle RSA che hanno determinato una forte accelerazione. Questo si è verificato in special modo nei nuclei familiari.
Ed è per questo che sono stato costretto a prendere alcune misure eccezionali come la creazione di una zona rossa nei comuni di Irsina e Genzano. La politica che stiamo seguendo è modulare. Cioè risponde all’andamento del virus. Come sapete e come ho avuto già modo di illustrare la scorsa volta, il nostro piano anti covid è pienamente operativo.
Continuiamo con l’assessorato alla sanità e i direttori delle aziende sanitarie insieme a quelli degli ospedali a monitorare l’andamento della pandemia. Abbiamo individuato e sono pronte e operative le strutture ospedaliere che saranno riservate agli asintomatici che non richiedono cure constanti.
Inoltre, abbiamo aumentato la dotazione dei tamponi e contiamo entro un breve lasso di tempo di effettuarne almeno 3.000 al giorno. Sempre al fine di avere un quadro più chiaro del contagio e ridurne la diffusione.
Oltre alla vicenda sanitaria abbiamo messo in campo ed anche qui ho relazionato misure a sostegno del sistema economico lucano. Già fortemente penalizzato prima della pandemia e che ora sta vivendo una situazione particolarmente complessa. Per questo abbiamo emanato una serie di bandi volti soprattutto alle medie, piccole e piccolissime imprese che rappresentano la nostra spina dorsale. Queste si vanno ad aggiungere a quelle messe in campo dal governo nazionale.
Il mio appello in questa fase che è sicuramente non facile è quello di accantonare, laddove è possibile, la visione di parte per costruire un percorso che ci faccia uscire insieme dalla crisi ed è per questo che ho avuto modo la volta scorsa di interfacciarmi con i capigruppo dell’opposizione oltre quelli della maggioranza così come ho intenzione di fare anche prossimamente.
Infine, volevo informarvi anche sul fatto che ho sentito poche ore fa i rappresentanti del mondo della scuola per valutare insieme se vi fossero le condizioni per adottare la didattica a distanza anche per le scuole elementari e le scuole medie inferiori.
Una valutazione che mi sono riservato di fare anche seguendo l’andamento della pandemia. Perché è innegabile che il virus, nonostante tutte le precauzioni adottate, passi anche per la comunità scolastica e da esso arriva alle famiglie o viceversa.
Infine, mi rivolgo per il vostro tramite alla nostra comunità. Sicuramente per l’Italia è un momento estremamente difficile e lo è anche per la Basilicata. Ognuno deve fare la sua parte e la parte che devono fare i nostri cittadini è quella di seguire le regole di comportamento che i medici ci hanno consigliato.
Nella prima fase i lucani hanno risposto in maniera encomiabile a questa difficile sfida. Sono certo che lo dimostreranno ancora di più in questa complicata circostanza.