giovedì, 26 Dicembre 2024

Tre record del mondo, ventidue medaglie d’oro ai Mondiali e 25 medaglie d’oro agli Europei di sci nautico paralimpico. Una tenacia e una grinta sostenute da una fiducia incrollabile nel prossimo – “Dovermi fidare sempre degli altri mi aveva portato a stringere amicizie vere” -: la storia del campione 32enne Daniele Cassioli in Il vento contro (De Agostini) ha i contorni di una favola e, come tutti i protagonisti delle favole, attraversa momenti critici per poi rasserenarsi.
Cieco dalla nascita, sempre sostenuto dalla famiglia, capace di circondarsi di amici sinceri, Daniele percorre tutti i chiaroscuri della sua situazione e, nonostante le difficoltà e le delusioni – “C’è sempre un momento in cui la consapevolezza dei propri limiti fa davvero male. Per me è arrivato con le prime uscite, quando ci si affaccia alle esperienze “da uomo”” -, non si lascia mai abbattere. Dalle sconfitte nello sport, al primo amore che sembrava eterno e invece rendeva ciechi – di punto in bianco la fidanzatina si accorge di non sentirsi protetta, quel ruolo di “guida” nella coppia le diventa troppo stretto, ingombrante, scomodo – fino a un ritrovato entusiasmo – un nuovo allenatore, nuovi traguardi, nuove vittorie. A volte, insomma, avere il vento contro è proprio quella condizione ideale che ti fa venire voglia di volare: “(…) Vincere non è solo raggiungere un traguardo, è anche liberarsi di un ostacolo che ti blocca la rotta. Vincere può voler dire ritrovare te stesso e volerti bene così come sei”.
Come afferma Daniele “dovevamo essere ciechi per imparare a vederci dentro”.
Nello sci nautico, Daniele non ha solo trovato una dimensione di completa ed esaltante libertà ma ha scoperto di avere la stoffa dell’autentico campione, diventando il più forte sciatore paralimpico di tutti i tempi.
La semplicità dello stile, le descrizioni dai tratti sinceri e genuine, le considerazioni-confessioni fanno di questo diario di bordo un libro prezioso nel quale è ricorrente una parola, fiducia: “Fidarsi ciecamente: un modo di dire che nel mio caso diventa letterale. Dai gesti più banali (come l’accostamento dei colori quando mi vesto) a quelli più importanti, la mia vita si fonda sulla fiducia: di me stesso e degli altri”.
Nato il 15 agosto 1986, Daniele Cassioli è fisioterapista. Laureato con 110 e lode, tiene diversi corsi di sviluppo e crescita personale. Membro del Consiglio nazionale del Comitato Italiano Paralimpico (Cip), è in prima linea con la propria Onlus per aiutare e stimolare i bambini non vedenti.

Rossella Montemurro
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