È stata approvata in data odierna dal Commissario Straordinario la Programmazione Locale del Fondo Povertà risorse 2018-2019-2020 e 2021-2022-2023, con la quale il Comune di Matera, oltre che a confermare il potenziamento dei Servizi Sociali Comunali, grazie al mantenimento dei cosiddetti LEPS (Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali), mira ad attivare dei servizi di sostegno alle famiglie in difficoltà attraverso il rafforzamento degli interventi di inclusione. Tali interventi si vanno ad inserire in un sistema di welfare, in linea con quanto stabilito dal Piano sociale nazionale 2021-2023, “Livelli essenziali delle prestazioni in ambito sociale”, che puntualizza che la sicurezza offerta dall’esistenza di un sistema di servizi sociali strutturato, come dalle altre componenti del sistema di welfare, costituisce il riconoscimento che il diritto di tutti alla piena partecipazione sociale deve essere reso effettivo.
Pertanto se le prestazioni e i servizi sociali sono essenziali per consentire una “dignitosa esperienza di vita”, ciò richiede livelli essenziali, entro un sistema di diritti esigibili per tutti al fine di prevenire situazioni di disagio e di esclusione. Questo obiettivo può essere raggiungibile attraverso il potenziamento del servizio sociale professionale, che rappresenta un LEPS importante, utile a organizzare e strutturare stabilmente servizi e prestazioni.
È questa una condizione imprescindibile per conseguire gli obiettivi disciplinati dal quadro normativo vigente secondo cui: “Il sistema integrato di interventi e servizi sociali si realizza mediante politiche e prestazioni coordinate nei diversi settori della vita sociale, integrando servizi alla persona e al nucleo familiare con eventuali misure economiche, e la definizione di percorsi attivi volti ad ottimizzare l’efficacia delle risorse, impedire sovrapposizioni di competenze e settorializzazione delle risposte”.
Con la programmazione adottata in data odierna, il sistema di welfare della Città di Matera può costruire risposte più concrete alla crescente domanda di servizi di inclusione sociale, a cui gli operatori potranno corrispondere in maniera adeguata.