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Anna Maria Gallo: “Il mondo equestre come motore di itinerari turistici, valore sociale e ritorno alla realtà”

Riceviamo da Anna Maria Gallo,responsabile al Turismo Azzurro Donna Basilicata:

Il focus di una regione attenta e partecipe delle dinamiche che riguardano il benessere e il reinserimento dei giovani intrappolati nella rete dei social media dovrebbe essere quello di creare “realtà” stimolanti ed educative.

L’equiturismo (esperienze di viaggio tra percorsi naturali) e le gare di equitazione — eventi agonistici che spaziano dal salto ad ostacoli al cross country — rappresentano senza dubbio una di queste valide realtà.
Oltre ad offrire un’alternativa concreta al mondo virtuale, possono trasformarsi in veri e propri pacchetti turistici capaci di valorizzare il territorio e le sue risorse.

Le gare di equitazione influenzano l’economia attraverso un impatto diretto e indiretto significativo, che include la spesa per attività, la creazione di posti di lavoro e l’indotto generato per settori come l’ospitalità e il lusso. 

Le potenzialità di sviluppo dell’equiturismo, delle gare e degli eventi equestri in Basilicata sono evidenti, ma serve un ulteriore impegno per valorizzare appieno questo settore e farne un punto di forza per il nostro territorio.
Bisogna unire turismo e sport attraverso percorsi in cui la bellezza dei paesaggi incontri la tecnica, la competenza e il rispetto di chi, con dedizione, sta costruendo una realtà equestre viva e accogliente, e un tessuto sportivo solido e coeso.

È necessario per supportare questo sport, lavorare sull’informazione, promuovere per la pratica, garantire il supporto logistico e favorire l’organizzazione di eventi equestri a livello regionale, affinché fungano da volano per richiamare un turismo di settore nazionale.

La delegazione FISE Basilicata, Vincenzo Tucci, Filippo Melidoro con la sua FM Equestrian, Franco Castelgrande del Centro Ippico Oraziano e molti altri operatori del settore meritano la giusta attenzione, affinché eventi come quello di Policoro del 3-4-5 ottobre — la Gara Nazionale di dressage e di salto ostacoli presso l’ASD Tucci Team — diventino sempre più weekend di alto respiro e di attrattività anche per un turismo incoming.

L’ASD Tucci Team che dal 14 al 16 Novembre ha già in programmazione un altro evento nazionale, è l’unica in regione ad organizzare eventi di carattere nazionale in diverse discipline, salto ostacoli-dressage-completo -endurance e pony games e a ospitare stage con tecnici federali.

Un’ altra realtà nel Vulture Melfese è il Centro Ippico Valle Ofanto affiliato Filetrec Ante Basilicata (Federazione nazionale turismo equestre) di Francesco Di Pietro, che con passione e impegno personale promuove itinerari turistici a cavallo in sinergia con i Comuni e diffonde l’amore per la monta western e la Gimkana Western. Altro fiore all’occhiello lucano è l’Eledorado Ranch Asde Haflinger Horses di Matera, scuola federale di equitazione americana in contrada Due Gravine – che opera in seno alla Fitetrec e al Coni da 15 anni – e allevamento di cavalli Haflinger gestito dal dott. Emanuele Lamacchia – medico veterinario, istruttore e giudice federale equitazione western Fitetrec, membro della Commissione Tecnica Centrale Anacrhai Haflinger Italia, Presidente e Quadro tecnico Eledorado Ranch Asde. Recentemente l’Eledorado Ranch ha ospitato il “Matera Haflinger Festival” al quale hanno preso parte i vertici dell’Anacrhai.

Partecipare a questi eventi è un privilegio non da poco: significa vivere un’esperienza immersa in un’oasi di verde rigoglioso e aria fresca, dove il mondo umano e quello animale trovano un punto d’incontro autentico.

Le passeggiate, le gare o le esibizioni non rappresentano il fine ultimo, ma il fil rouge che richiama un legame profondo tra l’uomo, la natura e il cavallo, favorendo sincere  relazioni e connessioni sociali.

Il binomio cavallo/cavaliere diventa simbolo di fiducia reciproca, di coraggio, di sicurezza e di relazione, per ragazzi e adulti.

L’equitazione si è rivelata un’ottima alternativa alla dipendenza da smartphone tra gli adolescenti — una dipendenza paragonabile a quella da alcol e droghe — migliorando lo stato emotivo, sociale e fisico dell’individuo, riportando al presente, al “qui e ora”.

Offre molto più di una semplice lezione: è un’opportunità per uscire all’aria aperta, incontrare nuovi amici in carne ed ossa e condividere esperienze. Dal grooming al relax al pascolo, dal riordino delle attrezzature ai giochi, ogni attività crea momenti di vera socialità.

Il cavallo, per sua natura spiccatamente empatico e profondamente sociale, è in grado di leggere il linguaggio del corpo, percependo le emozioni attraverso i gesti e i movimenti,  invitando chi lo incontra a riscoprire l’ascolto, la consapevolezza di sé e dei messaggi inviati verso l’esterno.
Una comunicazione non verbale, diretta e vera, lontana dai filtri e dalle maschere che il mondo dei social impone.

Accudire un cavallo significa aprirsi a un rapporto di fiducia e cura, capace di ridurre l’ansia e di nutrire la sfera emotiva, uscire dall’isolamento e riscoprire il valore dell’attenzione verso l’altro.

In un’epoca dominata dai social, dove regna crudeltà, superficialità, indifferenza e assenza di empatia, il cavallo restituisce autenticità, presenza e contatto, regalando
una sensazione di appagamento, il piacere di sentirsi importanti per qualcuno.

Che si tratti di montare un cavallo o di condurlo da terra, confrontarsi con un animale tanto imponente quanto sensibile aiuta a ritrovare equilibrio e sicurezza.
Imparare a guidarlo significa anche imparare a guidare se stessi, riscoprendo autostima, fiducia e consapevolezza del proprio valore.

Un altro aspetto fondamentale di questo nobile sport è il recupero del contatto con il proprio corpo, spesso trascurato a causa del tempo trascorso davanti agli strumenti digitali.
Salire in sella, condurre un cavallo o prendersi cura di lui richiede equilibrio, coordinazione e consapevolezza dei propri movimenti, stimolando contemporaneamente forza, postura e resistenza.

Questo contatto corporeo non è solo fisico: favorisce anche una maggiore presenza mentale e una connessione con l’ambiente circostante che il mondo del virtuale ha tolto.  Imparare a percepire e ad ascoltare il proprio corpo diventa un esercizio prezioso di centratura e benessere, capace di rafforzare l’autostima e di ristabilire un rapporto più sano con sé stessi e con gli altri.

Non meno importante è il riconoscimento, in Europa e nel mondo, del valore dell’equitazione integrata, dove chi ha disabilità e chi non ne ha condividono percorsi, lezioni e momenti di cura del cavallo.
In questa dimensione, il cavallo diventa mediatore e ponte tra diversità e uguaglianza, insegnando a fidarsi, a rispettare l’altro e a comunicare senza parole.

Le differenze non rappresentano ostacoli, ma opportunità di apprendimento reciproco: ogni gesto, ogni attenzione verso l’animale e verso il compagno diventa esperienza condivisa, crescita personale e momento di inclusione, un potente strumento educativo e sociale capace di trasformare le comunità.

Un’ altra disciplina legata al mondo equestre che sta prendendo piede in tutta Europa è il tiro con l’arco a cavallo e l’Italia trova proprio nella Basilicata il suo cuore pulsante con Salvatore Summa titolare della Valle dei cavalli, presidente della Gean [Guardie Equestri Ambientali Nazionali] e con suo figlio Stefano Summa che dirige un’accademia e vanta numerosi riconoscimenti europei. Una disciplina molto complessa ed estremamente formativa quella dell’arco equestre, non basta saper stare a cavallo ed empatizzare con questo meraviglioso animale, ma anche saper centrare il bersaglio al galoppo. Induce all’ascolto, al rispetto, alla calma e alla pazienza, elementi necessari per focalizzare e arrivare all’obiettivo. Una vera e propria lezione di vita.

La regione Basilicata deve prendere piena consapevolezza che questa comunità sportiva piena di entusiasmo, di collaborazione, inclusiva e socialmente utile, che ingloba atleti, famiglie, tecnici, addetti ai lavori e amatori può diventare un importante volano turistico ed economico che già ha richiamato l’attenzione mondiale.

Lo sport equestre nel suo complesso genera circa 2,3-3 miliardi di euro di impatto sul PIL italiano e impiega da 25.000 a 35.000 persone. Le manifestazioni equestri e le competizioni attirano partecipanti e spettatori da diverse regioni e Paesi, un pubblico trasversale e colto (manager, investitori, ecc.) che contribuisce a un indotto che include alberghieri, ristorazione di lusso, servizi VIP e accoglienza. Questo genera una spesa annuale diretta e indiretta di circa 1.715 milioni di euro. Le aziende del lusso, del design, dell’alta orologeria, dell’energia e della mobilità sostenibile sponsorizzano gli eventi non solo per la visibilità, ma anche per l’affinità valoriale con il mondo dell’equitazione. Il settore crea occupazione in diverse professioni specializzate come veterinari, maniscalchi, fisioterapisti equini, istruttori e trainer. Favorire il turismo locale, la ricettività alberghiera, la ristorazione e la valorizzazione delle aree rurali è l’obiettivo di un dipartimento regionale quale quello del Turismo, e nella mia veste di responsabile al Turismo Azzurro Donna Basilicata vaglierò tutte le opportunità economiche sostenibili legate al mondo del cavallo, non trascurando  il rispetto per gli animali come esseri senzienti che è tra l’altro  principio etico alla base dell’attività del nuovo Dipartimento di Forza Italia “Salute e Benessere Animali” guidato da Rita dalla Chiesa.

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