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Per il giornalista Rocco Pezzano, che ha firmato la prefazione, Grassano, notizie storiche con documenti inediti (Villani) “ha un impagabile gusto da romanzo storico e d’avventura”.
Il libro, a cura di Antonio Lacertosa, arricchisce un genere tipico della letteratura lucana che annovera testi che descrivono personaggi e vicende familiari di ambienti borghesi dell’Ottocento e del Novecento.
Lacertosa, insieme a Rosella Schiavone, ha dato ordine ai documenti d’archivio del nonno Rocco Maglietta cucendo “le carte in un unicum che segue un filo”. Grassano diventa così, precisa Pezzano, “un teatro di storie piccole e grandi: le dinastie che conquistarono e governarono il Sud, dai Normanni agli Svevi agli Angioini (…). E’ una storia che attraversa il Basento, che scrive lettere accorate al Re per avere un ponte, che piange i giovani morti in una tragedia ferroviaria, che sfiora le lotte per la corona di potenti del Nord Europa e la grandezza – nel bene e nel male – di Federico II, imperatore del Sacro Romano Impero.
Che dà l’addio ai suoi tanti emigranti, lo legge sui giornali quando hanno avuto successo in America, risponde alle loro lettere, li riabbraccia quando tornano, anche solo per un saluto”.
Si scopre, inoltre, che sono grassanesi le origini di alcuni uomini illustri degli ultimi anni come il sindaco di New York Bill De Blasio, il presidente e direttore esecutivo della Statue of Liberty Ellis Island Foundation (la fondazione che riunisce due simboli fondamentali della Grande Mela – la Statua della Libertà e l’isola di Ellis Isalnd, principale punto d’ingresso degli immigrati negli Usa), il grande studioso Giovanni Bronzino, il maestro dell’arte presepiale Franco Artese, solo per citarne alcuni.
Il volume, presentato nei giorni scorsi a Grassano a Palazzo Materi, contiene un manoscritto sulla storia di Grassano, i Cabrei (inventari) del 1676 e del 1737 della Commenda di Grassano, l’Inventario Ferrante Corsuto del 1585 e la Dichiarazione fatta dalli Magnifici Governanti della Terra di Grassano in beneficio della veneranda Commenda di Grassano del 1763. Completa il testo una ricca documentazione fotografica che permette di conoscere come si presentavano, un tempo, le chiese, i palazzi nobiliari e i costumi tradizionali del paese.
“Il lessico di alcuni documenti è obsoleto – afferma Lacertosa – ma ho preferito riportare integralmente i testi per convalidarne l’autenticità”.
Lacertosa è nato a Grassno nel 1942 e vissuto a Potenza dall’età di 11 anni. Geometra, ha svolto il suo lavoro prima come libero professionista, poi con l’impresa in giro per l’Italia e successivamente è stato funzionario del Genio Civile di Potenza. Ha diversi interessi ma il suo hobby preferito, sin da bambino è la filatelia.
Rocco Maglietta, nato a Stigliano nel 1846 e deceduto a Grassano nel 1927. Ingegnere, architetto e Regio Ispettore Onorario per i monumenti, ebbe sempre contatti con autorevoli studiosi dell’epoca: Camillo Battista, Sergio De Pilato, Antonino Tripepi, Michele Janora ed altri. Fu allievo del professore Giuseppe Pisanti che progettò la facciata del Duomo di Napoli e disegnò, tra le altre cose, i bozzetti del Teatro Francesco Stabile di Potenza. Sposò in prime nozze Maria Teresa Schiavone e in seconde nozze Porzia Lacertosa. Il suo più grande insegnamento: l’onestà.
Rossella Montemurro
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