Dal 18 al 21 maggio 2024 si terrà la festa del Maggio di Accettura, un rito centenario che si ripete ogni anno nei giorni di Pentecoste.
E’ stata definita “tra le 47 feste più belle del Mediterraneo” secondo l’itinerario “Les fetes du Soleil” patrocinato dall’UNESCO.
La festa pagana viene dedicata a San Giuliano, un giovane dalmata che cercava di diffondere la sua fede con coraggio e che, per questo, venne torturato e giustiziato a Sora.
Dall’archivio di Accettura si rileva che il culto di San Giuliano è cominciato a manifestarsi nel 1725, anno in cui san Giuliano divenne protettore del paese.
La prima domenica dopo Pasqua, quest’anno il 7 aprile, si tiene il primo appuntamento della lunga e complessa sagra del Maggio che culmina nelle manifestazioni della domenica di Pentecoste e si conclude il giorno del Corpus Domini.
Alle prime luci dell’alba, dalle campagne del paese, massari e boscaioli convengono verso il bosco di Montepiano, una cerreta di circa mille ettari, a pochi chilometri dall’abitato. I maggiaioli più esperti, seguiti dai curiosi, si aggirano per il bosco; scrutano le chiome, testano i tronchi, stabiliscono ad occhio l’altezza e alla fine scelgono l’albero più bello e più dritto che sarà tagliato e trasportato in paese il 19 maggio. Contestualmente sono scelti altri cerri che faranno da corteo durante il trasporto e serviranno per innalzare il Maggio.
Definite le scelte, gli alberi sono contrassegnati con un puntone a forma di martello su cui è incisa la sigla SGM (San Giuliano Martire). Intanto, si prendono accordi per la domenica successiva (14 aprile) per la scelta della Cima, il più aggraziato agrifoglio della foresta di Gallipoli.
Fino ad una decina di anni fa, la scelta degli alberi veniva vista come una fase “preparatoria” di poco interesse. Negli ultimi tempi invece, è sempre più apprezzata da tutti gli amanti della natura che approfittano per fare una salutare passeggiata nei bellissimi boschi che circondano Accettura.
La scampagnata si conclude all’ora di pranzo con un pic-nic accompagnato dai suoni e dai canti all’organetto.