Un successo straordinario. Oltre 1500 sono stati i partecipanti alla tappa materana della “corsa più grande del mondo” proposta domenica 06 aprile dal Comitato Territoriale Uisp di Matera. In tutta la penisola italiana sono stati numerosi gli appuntamenti del...
In una città, Matera – in cui il Pane è quasi una divinità, una icona identitaria di bellezza e bontà indiscutibili, mi emoziona parlarne! Esordisce così Antonella Pagano. “Pensare e vedere che l’”Alfabeto del Pane” dal profumo del pane appena sfornato sia passato alle pagine d’un libro -editato da Kinetès, spin off dell’Università del Sannio e Centro Studi, mi sembra incredibile. A qualche anno dacchè prima che Matera celebrasse la sua elezione a Capitale Europea della Cultura lo realizzai e lo posi su uno degli altari della Chiesa del Purgatorio, in via Ridola, per un mio rito che durò quattro giorni con tema i pensieri e le opere di San Francesco d’Assisi, ha poi continuato a viaggiare dentro le mie performance poetiche e teatrali; in questo 2025 accade che la farina sia arrivata dall’ antico mulino situato nel bosco sannita che dagli ultimi due anni ha ripreso a molire grani antichi, che l’hanno impastata e ricamata le mani calde e sapienti d’una donna e che un’altra donna l’ha narrata, stavolta si tratta proprio di me, si, ho raccontato della farina divenuta alfabeto. L’ho fatto nel nome di tutti i territori fisici e dell’anima -quelli per i quali occorre una peculiare esplorazione–, in tal segno ne ho fatto lo scrigno di sillabe poetiche, in prosa e in musica. Nessuna retorica, pensi al termine: Pangea, Pan-Gea: tutto e Terra…, e poi pensi al termine Pane. Stessa radice: pan! Pan= tutto, Gea= terra – tutta la terra è accomunata da un cibo semplicissimo: il Pane, stessa radice: pan! Tutta la terra è accomunata dal genere umano, un unico genere, come il pane: bello nelle sue varianti! Una semplice ragione per essere Uniti e in Pace! Un semplice impasto d’acqua e farina, un po’ di sale (la sapienza che dicevano le nonne) il lievito e… si è uniti tutti, tutti sfamati con lo stesso semplice impasto! Tutti! Il pane con i suoi tanti nomi e ogni donna e uomo con il suo proprio nome. Elucubriamo infinitamente e, invece, tutto è così straordinariamente semplice! Come vede si tratta di un mio percorso…dopo l’Alfabeto di Terra -realizzato sui calanchi lucani già molti anni fa e che si può vedere in you tube- tempi in cui nessuno s’accorgeva dei calanchi e di quanta poesia fossero portatori- filmato che arrivò al podio dell’International Film Festival di Fano; sono arrivate le Pagine d’acqua, le Parole di seta con i miei Libri d’Artista e le Sillabe innamorate, un cammino vissuto profondamente attraverso cui il mio sguardo intrecciato al pensiero poetico è approdato al territorio dell’Alfabeto di Pane; “un pane bello e buono” che nutre corpo e anima. Il pane! Il pane nutre l’umanità dal 1200 a.C. e accarezza l’anima allorchè la cultura di farne anche opera d’arte celebra la bellezza insieme alla bontà; … che l’ignoranza emozionale chiede Bellezza in un tempo in cui più che la bruttezza è la rozzezza a dilagare. Capilettera di PANFRAGRANTE possono ispirare belle parole – parole buone come il pane, per l’appunto – che, a loro volta, ispirino belle azioni. PANALFABETARE, uno scrigno di bellezza emozionale e bontà nutrizionale. Un libro che fa guardare al Pane con occhio poetico…e anche politico, atteso che il Pane mette d’accordo, mette insieme, è comune a tutti i paesi, le città e le regioni italiane, pur nelle varianti creative e gustative, lo ritroviamo in tutti i continenti e accomuna tutte le nazioni europee perchè -almeno col PANE – il continente, il grande territorio, possa esistere e dirsi: EUROPA. E così il 1° marzo sono stata all’anteprima della II Edizione Nazionale del Festival del Lavoro Creativo & Culturale RaRo – ideato ed organizzato dall’impresa culturale e centro di ricerca Kinetès. Un’intera giornata di studi e approfondimento dedicata al tema le “Danze Magiche tra Antichità e Tradizione”, quale forma di viaggio metafisico nella cultura antropologica, etnomusicologica, etnocoreologica ed etnografica di antichi rituali coreutico-musicali”. Come dice la Prof.ssa Rossella Del Prete-storica ed esperta di governance del patrimonio culturale- “è viaggiare attraverso diverse culture, diverse usanze, diversi linguaggi e diversi modi di pensare che valorizza e rafforza la propria identità culturale e recupera, potenziandolo, il legame profondo che esiste con gli individui che popolano luoghi e paesaggi antichi e contemporanei, contribuendo alla conoscenza e alla promozione dei territori. Partendo dalla ricerca storica – primo e imprescindibile tassello della filiera della cultura – ricercatori, musicisti, danzatori e poeti incontreranno gli operatori e i progettisti culturali, dialogando, tutti insieme, sui ritmi della crescenza, con una delle arti più antiche del mondo: l’Arte Bianca…bella e buona come il pane -come ama sempre dire la Pagano allorchè parla del suo Alfabeto di pane ”.