Balvano è il paese simbolo della devastazione del terremoto del 23 novembre 1980. Oggi, come ogni anno, la comunità si ferma per ricordare le vittime di quella tragica notte. La giornata di commemorazione inizia con una messa solenne nella chiesa ricostruita di Santa...
Sul sito ufficiale www.matera-basilicata2019.it è stato pubblicato l’elenco dei 30 selezionati per i “Laboratori di produzione, digitalizzazione e catalogazione di prodotti culturali e creativi” rivolti a imprese e operatori del settore, proposti dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, come capofila della rete Basilicata Digital Academy e in collaborazione con il componente Confapi Matera, nell’ambito del progetto “Airfare” vincitore del bando TOCC (Transizione digitale organismi culturali e creativi) della Direzione generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura, avviato lo scorso marzo.
Tra i profili dei selezionati ci sono designer, progettisti culturali, operatori per i beni e le attività culturali, operatori dell’audiovisivo e del teatro, guide turistiche, ricercatori, docenti, comunicatori, editori provenienti da Basilicata, Puglia, Campania e Calabria tra i 20 e 60 anni.
I laboratori prenderanno il via la prossima settimana e saranno articolati in 12 appuntamenti sia online che in presenza fino a maggio 2025, finalizzati a: realizzazione di produzioni digitali che integrino diverse tecniche; digitalizzazione e catalogazione di prodotti culturali e creativi, con particolare riguardo ai prodotti nativi digitali; realizzazione di schedature tipo, divise per tipologia di prodotto (podcasting, artigianato, video, immagini e testi), a partire da quelle dell’Istituto centrale per la catalogazione e la digitalizzazione; creazione di un nuovo catalogo digitale che andrà ad alimentare la Media Digital Library di Airfare. La direzione scientifica dei laboratori è a cura di Massimiliano Zane, progettista culturale, docente e consulente in Economia della Cultura e Digitalizzazione.
I laboratori permetteranno di esplorare nuove modalità di produzione culturale, attraverso l’innovazione digitale, e un sistema di catalogazione innovativo, che tenga conto delle modifiche radicali che il digitale sta apportando alla creatività e al “patrimonio” materiale e immateriale.