venerdì, 22 Novembre 2024

Due corsi, tre laboratori, cinque docenti e un centinaio di iscritti coinvolti: sono questi i numeri del progetto ideato dal presidente dell’Unitep Costantino Dilillo che è diventato un libro Anfitrione. Da Plauto (Edigrafema) – curato dalla professoressa Rosanna Pirone, per molti anni docente di Greco e Latino al Liceo Classico “Duni” di Matera e dal professore Emanuele Giordano, docente di Dialettologia dell’Università della terza età e dell’educazione permanente, già professore di ruolo presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Unibas – e presto sarà una trasposizione teatrale. Si tratta di un riadattamento in dialetto materano – con incursioni di nomi, luoghi e usanze della Città dei Sassi – dell’Amphitruo.

Il volume – in copertina c’è un’opera della professoressa Pirone dal titolo Anfitrione  ripropongono i temi che caratterizzano la sua arte, volti di donne e tinte pastello – è stato presentato nel pomeriggio a Matera nella sala conferenze dell’OpenSpace APT, gremita per l’occasione.

Dopo i saluti dell’assessore Angela Mazzone e dell’editore Antonella Santarcangelo, insieme ai due curatori sono intervenuti Patrizia Del Puente, professoressa di Glottologia e Linguistica presso l’Unibas e il presidente dell’UNITEP Costantino Dilillo. L’intervento teatrale ha coinvolto Frangione, Venezia, Lifranchi e Guerricchio. L’evento è stato moderato da Angela Muscaridola.

“Mi ritengo privilegiata per il lavoro svolto come docente. – ha sottolineato la professoressa Pirone – Un lavoro che consiste anche nel creare rapporti umani e affettivi per me importanti. Rispetto agli anni in cui ho insegnato al liceo, sicuramente è stato più semplice coinvolgere gli alunni dell’Unitep: gli studenti del passato erano obbligati a studiare e si trovavano in un’età nella quale avevano anche i loro problemi. Bisognava capirli, stargli accanto ma conservando una giusta distanza. Gli alunni che seguo per l’Unitep sono desiderosi di apprendere, c’è un clima di entusiasmo. Ho scelto una commedia di Plauto perché è l’autore più adatto: il testo è allegro, spensierato, con un vocabolario molto vasto. È vero che latino e greco non servono nella pratica quotidiana ma permettono di affinare l’animo.”

Dalla lettura e dal commento dell’opera, sotto la supervisione della professoressa Pirone, la classe ha collettivamente proceduto alla riduzione dell’Anfitrione per adattare il testo al progetto. Ultimo passo, la traduzione della commedia in dialetto materano con il supporto e l’esperienza del prof. Giordano. Per la trasposizione teatrale si sono impegnati il Maestro Felice Lucio Lionetti, musicista e compositore, titolare del laboratorio di Canto Corale e, per i costumi, la Maestra Maria Bianchi del laboratorio di Riciclo creativo.
Il prof. Bruno Frangione ha curato la messa in scena del testo.

Il libro ha il testo a fronte in dialetto materano per rendere comprensibile a tutti il vernacolo riadattato su Plauto.

Rossella Montemurro

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