mercoledì, 27 Novembre 2024

La CNA Basilicata conferma il giudizio complessivamente critico nei confronti della patente a crediti dopo la riunione conclusiva del tavolo tecnico presso il Ministero del Lavoro per la definizione del decreto attuativo della nuova normativa. La Confederazione ribadisce che la patente a crediti non è lo strumento idoneo per qualificare le imprese e migliorare i livelli di sicurezza. Tuttavia, ha partecipato positivamente agli incontri tecnici, offrendo contributi per migliorare l’impianto normativo a favore delle micro e piccole imprese locali.

Apprezziamo la disponibilità del Ministero al confronto e alla definizione di un quadro normativo più chiaro e trasparente, e riconosciamo l’accoglimento di alcune richieste mirate a limitare l’impatto della patente a crediti – come l’ampliamento delle casistiche per l’attribuzione di ulteriori crediti e l’incremento dei crediti per ciascun biennio successivo al rilascio in assenza di violazioni – la CNA ritiene che permangano criticità e incertezze. In particolare, vi sono preoccupazioni che riguardo le procedure telematiche di rilascio della patente, la sospensione cautelare della patente e il mancato coinvolgimento delle associazioni dei datori di lavoro nelle commissioni che dovranno valutare la congruità dei corsi di formazione per il recupero dei crediti decurtati. CNA evidenzia anche i tempi strettissimi per il rilascio delle patenti a crediti, stimati in circa un milione entro la fine di settembre.

La CNA ha chiesto al Ministero del Lavoro di monitorare attentamente nei prossimi mesi la concreta attuazione del provvedimento e gli effetti prodotti, assicurando la propria disponibilità a partecipare a un successivo confronto per definire misure di miglioramento dello strumento.

Giuseppe Macellaro, Responsabile CNA Costruzioni Basilicata, ha dichiarato: “Rimaniamo impegnati anche nei territori nel dialogo con le istituzioni per garantire che le esigenze delle nostre micro e piccole imprese siano ascoltate e rispettate, contribuendo a creare un ambiente normativo più favorevole e sostenibile per il nostro tessuto imprenditoriale che tenga presente i contesti territoriali in cui le imprese operano.”

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