Domani, mercoledì 15 gennaio presso il “Casino Padula”, nel Rione Agna Le Piane, la Polizia di Stato di Matera effettuerà un’esercitazione, nel corso della quale sarà simulato un intervento della Squadra di Negoziazione, struttura di nuova istituzione, per...
Lunedì 8 novembre, alle ore 17,00, in collaborazione con il Nature City Lab della Facoltà di Architettura di Matera, il Centro Carlo Levi ospita a Palazzo Lanfranchi uno dei protagonisti dell’urbanistica italiana a cavallo tra novecento e terzo millennio: il prof. Pierluigi Cervellati.
A lui si devono fondamentali contributi di metodo, di sperimentazione ed attuazione, nel campo delle politiche di salvaguardia dei Centri Storici; contributi che partono dal Piano Particolareggiato del Centro Storico di Bologna (metà anni ’60), per essere poi applicate quasi generalmente a scala nazionale ed europea, ivi compresa la rivitalizzazione dei Rioni Sassi di Matera (1975: Concorso Internazionale/Gruppo Giura Longo).
La sua ampia attività di architetto-urbanista ha interessato inoltre, con lo stesso atteggiamento di salvaguardia socio-culturale ed urbanistica, e di consapevolezza dei limiti che l’ambiente pone allo sviluppo urbano senza fine, anche la pianificazione generale delle città (PRG di Palermo e di Pistoia); e quella dei territori non costruiti, gli spazi dell’agricoltura e della natura, i parchi (Delta del Po, Migliarino-San Rossore).
L’occasione che si presenta lunedì, concretizzatasi per la presenza a Matera del prof. Cervellati (audito dalla Commissione Consiliare per i Lavori di Murgia Timone), è pertanto di particolare importanza:
ascoltare, dalla viva voce di un suo illustre protagonista, il racconto del faticoso affermarsi di queste politiche di tutela, dei “tradimenti” e delle alterazioni che lo sviluppo “deregolato” contemporaneo sta diffondendo, e della necessità contingente di rivederne alcuni paradigmi fondamentali, estendendoli all’intero territorio (costruito e non).
Vale a dire: la testimonianza diretta del tentativo pervicace di prendersi cura e valorizzare “la città bella”, che ha contraddistinto l’intera esperienza politico-culturale e professionale di Pierluigi Cervellati.