lunedì, 23 Dicembre 2024

“Paolo aveva una facoltà istintiva di leggere nell’animo delle persone, ma prima ancora di saper leggere dentro di sé. Non a caso, la profonda introspezione dei suoi luoghi intimi è stata la fonte principale dove ha attinto l’ispirazione per le sue canzoni.”

La storia Paolo Morelli e degli Alunni del Sole, tra i protagonisti della scena musicale italiana degli anni ’70 e ’80, è oggi ripercorsa nel volume Alunni del Sole. Paolo Morelli, l’inventore dell’armonia (Arcana Edizioni), firmato dal fratello di Paolo, Bruno – chitarrista del gruppo – e curato da Antonio G. D’Errico.

“Le canzoni di Paolo parlano della vita, in tutti i suoi aspetti. – scrive D’Errico – Raccontano di giovani ragazzi che una mattina anziché andare a scuola se ne vanno in giro per i campi, correndo su prati di erba, facendo volare sulle loro teste un aquilone: “Ricordo una mattina/ che non andammo a scuola/ prendendoci per mano corremmo verso i campi/e come due bambini/ cantando noi lanciammo un aquilone / che andava su nel cielo, che andava su nel cielo””.

La voce di Paolo Morelli è canto d’amore senza fine, un inno alla bellezza. Nato a Napoli, da genitori entrambi musicisti, si dedica allo studio del pianoforte e della composizione. Insieme a suo fratello Bruno sente l’esigenza di creare un suo gruppo musicale. Nascono gli Alunni del Sole. L’interpretazione di Paolo, ispirata, intima, incanterà generazioni di giovani con brani che sono pura poesia: Liù, Tarantè, L’aquilone, Concerto, ’A canzuncella, E mi manchi tanto, Un’altra poesia, Jenny. Questo libro racconta la vicenda artistica e umana di Paolo Morelli attraverso una narrazione a due voci, dalla quale emergono ricordi, aneddoti, ansie, sogni e delusioni, il suo vissuto privato, completamente immerso nel mondo dell’arte, ma anche quello pubblico di artefice geniale della storia degli Alunni del Sole e dei suoi tanti successi.

“Nel libro – sottolinea D’Errico – sono entrati a far parte aspetti personali di Paolo, vissuti nello stesso tempo da Bruno, ma in maniera diversa, partecipando molto spesso con la sua sensibilità, diversa da quella del fratello, mediando tra l’ideale creativo di Paolo e il mondo della discografia, fatta di interessi, di promesse, di “faremo, vedremo”, di attese, di gente che guarda al mercato e alle rese. Con queste ultime cose, Paolo 13 non aveva niente da condividere. In realtà, neanche Bruno aveva niente da condividere con il mercato, ma si assumeva l’onere di dover far fronte, poiché a qualcuno toccava quell’occupazione”.

Antonio G. D’Errico nasce a Monteverde e vive a Milano. Autore di romanzi, come “Montalto. Fino all’ultimo respiro” (G. Laterza, Premio Grinzane Pavese) e “Morte a Milano” (Macchione Editore), ha vinto, tra gli altri, il Premio Pavese per ben due volte. Nel 2011 lavora, con Eugenio Finardi, al libro “Spostare l’orizzonte” (Rizzoli), seguito nel 2012 da “Segnali di distensione, incontri con Marco Pannella” (A nordest). Nel 2015 scrive “Je sto vicino a te”, biografia di Pino Daniele, scritta con Nello Daniele, fratello del cantautore partenopeo (Mondadori). Nel 2019, insieme all’amico Donato Placido pubblica “Dio e il cinema” (Ferrari Editore). Sempre con Placido ha conquistato il primo posto ex aequo al Premio nazionale di Poesia e Narrativa Città di Conza della Campania. Qualche mese fa con CTL edizioni ha pubblicato “I suoni del Sud. La musica tra i vicoli di Napoli”.

Rossella Montemurro

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