venerdì, 29 Novembre 2024

Emergenza idrica: nuovo rapporto Arpab sull’acqua potabilizzata

“Il campione analizzato non presenta superamenti dei valori ed è in linea con i risultati del precedente prelievo”. L’Arpab, su mandato dell’Azienda sanitaria di Potenza, ha analizzato le acque in uscita dal potabilizzatore di Masseria Romaniello attraverso un...

In Europa, dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale, si fece strada l’idea di una casa comune europea per mantenere una pace stabile e duratura tra le nazioni.

I padri fondatori dell’Europa unita furono alcuni politici cristiani: il tedesco Konrad Adenauer, il francese Robert Schuman e l’italiano Alcide De Gasperi che decisero di dare vita a questo grande progetto di un nuovo continente unito e in pace.

La loro idea di Europa era fondata sui valori della civiltà cristiana e in tal senso De Gasperi affermava: “Come concepire un’Europa senza tener conto del cristianesimo, ignorando il suo insegnamento fraterno, sociale umanitario?”

E aggiungeva ancora “La società europea, nonostante  molte deviazioni e frequenti contrasti, riconosce che le sue origini, il suo corso, le sue evoluzioni la porteranno a collocare al suo centro, non solo lo Stato, non la sua collettività, ma l’uomo, la persona umana. Qui la concezione cristiana e quella umanitaria si fondano e sono conformate alla storia”. (Cfr. “Le radici giudaico-cristiane nella costituzione europea?)

Purtroppo l’originale ispirazione cristiana della casa comune europea, si è a poco a poco perduta; per questo papa Benedetto XVI affermava: “Non si può pensare di edificare un’autentica casa comune europea trascurando (…) che il cristianesimo ha contribuito a forgiare”.

La Chiesa, quindi, condividendo il progetto dell’unificazione europea, quale ideale di unità e fratellanza fra i popoli, invita al recupero delle sue radici e della sua identità.

Ma qual è l’identità dell’Europa?

La risposta non è semplice. La sua identità non si può determinare geograficamente: essa è solo una penisola dell’Asia.

Questo vuol dire che essa si può definire soltanto geograficamente e culturalmente. Tuttavia però non si può parlare solo di cultura greco-romana che pur avendo avuto un ruolo importante nel modellare l’Europa, era limitata al mondo mediterraneo con qualche influenza in Gallia e Germania.

L’identità europea invece affonda le sue radici nei viaggi missionari di San Paolo, viaggi che hanno segnato l’inizio di un movimento missionario che si è esteso nei secoli successivi oltre il mondo mediterraneo fino ai popoli germanici e slavi; tramite a questa attività missionaria l’Europa si è estesa dal Mediterraneo alla Scandinavia e dall’Atlantico agli Urali.

Il cristianesimo durante il Medioevo ha fatto sì che popoli di origine diversa divenissero un unico grande popolo: quello europeo.

È evidente che senza le sue radici cristiane l’identità europea diventa incomprensibile.

Infatti San Giovanni Paolo II affermava: “La Chiesa e l’Europa sono due realtà intimamente legate nel loro essere e nel loro destino (…). Lungo i secoli, infatti, la Chiesa ha avuto legami molto stretti con il nostro continente così che il volto spirituale dell’Europa, si è andato formando grazie agli sforzi dei grandi missionari, alla testimonianza di santi e di martiri, e all’opera assidua di monaci, religiosi e pastori; quindi si rivolgeva all’Europa dicendo: “Ritorna te stessa. Sii te stessa. Riscopri le tue radici. Ravviva le tue radici” e aggiungeva: “Non temere! Il Vangelo non è contro di te, ma a tuo favore.”

Nicola Incampo
Responsabile Regionale per l’IRC e la Pastorale Scolastica della Conferenza Episcopale di Basilicata

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