Domani, 25 maggio, ricorre la Giornata internazionale per i bambini scomparsi. Un fenomeno complesso, e diffuso in tutto il mondo, dietro il quale si nascondono le più svariate cause: dall’allontanamento volontario da casa, al rapimento per mano di malviventi o, al caso in cui uno dei genitori, in conflitto con l’altro, decide di far perdere le proprie tracce e quelle del figlio.
L’obiettivo principale della Polizia di Stato, insieme al Global Children’s Network -Rete Globale per i Minori Scomparsi (GMCN) è quello di garantire che nessun minor scomparso venga dimenticato e che le ricerche non si interrompano mai.
Il Global Children’s Network riunisce 29 paesi di quattro continenti in una comunità internazionale. In questo ambito, il Servizio Centrale Anticrimine della Polizia di Stato si coordina con gli altri membri per esaminare le migliori pratiche di prevenzione, sensibilizzazione, conoscenza e di risposta alla scomparsa dei minori.
In Europa, ogni anno spariscono circa 10.000 minori stranieri. In Italia, dal 1974 al 31 marzo 2019, sono scomparsi 122.508 minori, dei quali, alla medesima data, 80.464 risultavano essere stati ritrovati e 42.044 da ricercare.
In Italia, dal 2007, è stato inoltre istituito il Commissario straordinario di governo per le persone scomparse che ha importanti compiti di coordinamento e monitoraggio, tenendo rapporti con i familiari e con le associazioni più rappresentative a livello nazionale impegnate nel settore.
Tutto per la Polizia può essere importante. Compiere i giusti passi in modo tempestivo e corretto può influire sulla risoluzione positiva del caso. Il cittadino ha a disposizione, oltre ai numeri di emergenza e pronto intervento 113 e 112 (NUE), il servizio a valenza sociale 116000 (Telefono Azzurro).
Ecco alcuni consigli da seguire, in caso di allontanamento di un minore, indicati sull’allegata brochure diffusa dalla Polizia di Stato.
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